BORGHI 5.0

San Francesco, con la sua celebre esortazione "Va' e ripara la mia casa", ci ha ricordato l'importanza di prendersi cura delle nostre comunità e dei valori che le animano.

Il Papa Francesco ha richiamato ognuno di noi a impegnarsi, con le proprie capacità, per il bene del Creato e delle comunità circostanti, affinché possiamo realmente "ricostruire la casa di Dio". Questo richiamo trova piena eco nell'iniziativa Borghi 5.0, la quale non si configura come un semplice progetto, ma come un insieme di strumenti e supporti volti a promuovere, in collaborazione locale, progetti in linea con le Encicliche.

Il nostro impegno verso questo obiettivo è stato avviato con la presentazione di una tesi presso la Pontificia Università Gregoriana, la quale sottolinea la necessità che tutti noi condividiamo questo impegno, incarnato nel concetto di NOI. Questo NOI deve rispecchiare l'atteggiamento solidale del Buon Samaritano, evitando comportamenti egoistici che ci allontanerebbero dall'essenza della nostra missione.

Questo l'impegno del Prof. Piano, in qualità di Esperto e Valutatore del MIUR, supportato dalle Università, dai centri di competenza e dalle aziende valutate in base alle competenze e alla convergenza con gli insegnamenti papali, per supportare i circoli locali e il territorio nel perseguimento di progetti che rispecchino i valori delle Encicliche.


Anche le risorse del progetto SAIRC (approfondimenti e partner) e i suoi partner saranno parte integrante di questo percorso, offrendo la loro cultura e il loro know-how, che, cumulate al know how locale, permetteranno di generare risorse finanziarie per rendere concrete ed immediate le iniziative.

Le nostre azioni si concentreranno sul prendersi cura del Creato attraverso una serie di ambiti prioritari, tra cui;

  • assistenza agli anziani,

  • occupazione,

  • formazione,

  • sport,

  • ambiente,

  • energia ed efficienza,

  • mobilità,

  • turismo,

  • innovazione e ricerca,

  • agricoltura e alimentazione,

  • pedagogia e giochi immersivi,

  • interfacce utente per la gestione del territorio e il coinvolgimento dell'intera comunità.

Questa lista è solo esemplificativa e verrà definita per ogni borgo o quartiere, secondo le specificità e le esigenze locali.


Onorevoli Animatori, cari colleghi e amici,

Sono profondamente onorato di essere qui oggi per condividere con voi riflessioni su un tema di cruciale importanza per il nostro tempo e per il nostro futuro: la trasformazione dei principi enunciati nelle encicliche papali in azioni tangibili e significative per il benessere della società e del pianeta.

Le encicliche papali, in particolare "Laudato Sì" e "Fratelli Tutti", rappresentano dei veri e propri manifesti di speranza e di cambiamento. Attraverso di esse, il Papa ci richiama alla responsabilità verso il nostro prossimo e verso il creato, ci invita a superare l'indifferenza e l'egoismo che tanto affliggono il mondo moderno, e ci esorta a lavorare insieme per costruire un futuro migliore, più giusto e solidale.

Il cuore di queste encicliche batte all'unisono con l'essenza stessa del messaggio evangelico: l'amore e il rispetto per il prossimo, la cura per gli ultimi e per i più vulnerabili, la giustizia sociale e l'attenzione alla casa comune che ci ospita, il nostro pianeta Terra.

Se ci soffermiamo sul messaggio di "Laudato Sì", possiamo cogliere un invito pressante a riconoscere e ad affrontare la crisi ecologica che stiamo vivendo. Il Papa ci ricorda che non possiamo continuare ad ignorare gli effetti devastanti del cambiamento climatico, dell'inquinamento ambientale e della perdita di biodiversità. Questi non sono solo problemi ambientali, ma minacce dirette alla nostra casa comune e alla sopravvivenza delle generazioni future.

Eppure, nonostante la chiara evidenza scientifica e il crescente consenso globale sull'urgenza di agire, troppo spesso assistiamo a esempi negativi di negligenza e irresponsabilità. Vedi, ad esempio, le multinazionali che continuano a sfruttare indiscriminatamente le risorse naturali senza considerare le conseguenze a lungo termine sul nostro ambiente. O ancora, i governi che privilegiano gli interessi economici a breve termine rispetto alla protezione dell'ecosistema, ignorando le grida disperate di comunità locali e popolazioni indigene.

In "Fratelli Tutti", invece, il Papa ci sprona a superare le divisioni che separano le persone, le nazioni e le culture. Egli ci invita a costruire ponti anziché muri, a promuovere la solidarietà anziché l'egoismo, a difendere la dignità di ogni essere umano, indipendentemente dalla loro provenienza, religione o condizione sociale.

Tuttavia, nonostante questo messaggio di fraternità universale, assistiamo ancora a esempi nefasti di intolleranza, discriminazione e violenza. Pensiamo, ad esempio, alle ondate di razzismo e xenofobia che dilagano in molte parti del mondo, alimentate dall'ignoranza e dalla paura dell'altro. O riflettiamo sulle politiche discriminatorie che perpetuano disuguaglianze strutturali e privano milioni di persone dei loro diritti fondamentali, solo a causa della loro origine etnica, religiosa o sociale.

Ma come possiamo tradurre questi principi in azioni concrete e significative nella nostra vita quotidiana? Come possiamo passare dalla retorica alla pratica, dall'ideale alla realtà?

"Borghi 5.0", del quale siamo tutti parte oggi, rappresenta un esempio tangibile di come possiamo mettere in pratica gli insegnamenti delle encicliche papali. Questa iniziativa, nata dalla collaborazione tra università, istituzioni locali, aziende e comunità, mira a sviluppare e promuovere iniziative di sviluppo territoriale sostenibile e inclusivo. Si tratta di un'opportunità per trasformare le parole in azioni, i principi in progetti concreti che possono migliorare la vita delle persone e la salute del nostro pianeta.

Ma questa trasformazione richiede più di semplici iniziative. Richiede un cambiamento radicale nella nostra mentalità e nel nostro modo di agire. Richiede il coraggio di sfidare lo status quo, l'umiltà di ascoltare le voci degli emarginati e dei dimenticati, e la determinazione di perseguire il bene comune, anche a costo di sacrifici personali.

Non possiamo più permetterci di rimanere indifferenti di fronte alle ingiustizie e alle sofferenze che ci circondano. Non possiamo più ignorare il grido della terra e il grido dei poveri. Dobbiamo agire, ora più che mai, con urgenza e con determinazione.

Ogni azione che intraprendiamo, per piccola che sia, può fare la differenza. Possiamo scegliere di ridurre il nostro impatto ambientale, adottando uno stile di vita più sostenibile e consapevole. Possiamo impegnarci a combattere le disuguaglianze e l'ingiustizia sociale, promuovendo la solidarietà e la giustizia nei nostri contesti locali. Possiamo lavorare insieme per costruire un mondo migliore, un mondo in cui ogni persona possa vivere con dignità e rispetto, in armonia con la natura e con gli altri.

Il tempo per agire è adesso. Non possiamo più permetterci di rimandare. Dobbiamo essere la generazione del cambiamento, la generazione che ha avuto il coraggio di alzarsi e di lottare per un futuro migliore.

Mi rivolgo a voi oggi con una sfida e con una speranza. La sfida di tradurre in azioni concrete gli insegnamenti delle encicliche papali. La speranza di costruire insieme un mondo più giusto, più solidale e più sostenibile per tutti.

Vi invito quindi a unirvi a me in questo impegno. A mettere da parte le nostre differenze e a lavorare insieme per un obiettivo comune. Perché solo insieme possiamo sperare di realizzare la visione di un mondo migliore, un mondo in cui la giustizia, la pace e la fratellanza possano finalmente fiorire.

Da buon “MISSIONARIO”, come definito dal Vescovo di Assisi, l'Animatore Michele Piano viaggerà per l'intera Italia per supportare l'avvio di tavoli di lavoro con i Circoli e Comunità Locali.

Animatore del Movimento Laudato Sì Michele Piano

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Borghi 5.0 ha come elemento comune la sanità e le strutture dedite alla cura degli anziani, in linea con le Encicliche Laudato Sì e Fratelli Tutti (tesi in Università Gregoriana).


Nella tesi sono evidenziati dettagliatamente gli articoli e le concrete azioni ad essi ispirate, ma alcuni di essi meritano maggiore attenzione:

  • dalla Laudato Sì, Cap. primo Art. 42, E' necessario investire molto di più sulla ricerca....
  • dalla Laudato Sì, Cap. terzo Art. 103, La tecnoscienza, ben orientata, è in grado ….migliorare la qualità della vita dell'essere umano, a partire dagli oggetti di uso domestico fino ai grandi mezzi di trasporto, ai ponti, agli edifici, agli spazi pubblici
  • dalla Laudato Sì, Cap. quarto Art. 157, Il bene comune presuppone....Esige anche i dispositivi di benessere e sicurezza sociale...

Come indicato dal Papa, innovazione e ricerca sono fondamentali per la “Manutenzione del Creato e di tutti coloro che ne fanno parte”, quindi per supportare lo sviluppo e modelli di Ecologia Integrale e Rivoluzione 5.0 (approfondimenti).

Un processo che necessita di Cultura e la collaborazione con le Università, per poter cogliere le concrete opportunità, alla stregua della Grandi Imprese.

Temi approfonditi durante l'evento IL TEMPO DEL CREATO in Università di San Marino

Il Creato rappresentato nell'immagina

presenta i due estremi e la necessità di collaborazione tra uomo e tecnologia per far transitare le organizzazioni, le strutture, le aziende, ed ogni individuo attraverso step evolutivi....dal nero al bianco attraversando le molteplici sfumature di grigio, come rappresentato nell'opera Orizzonti Urbani, presentata durante Ecomondo 2019:

Coniugazione tra la sanità e lo sviluppo locale che si collegano ad attività di ricerca avviate nel 1989, sulla domotica, ed integrate nel modulo "Domotica ed Edifici Intelligenti", tenuto in Università di Urbino, in cui si trattavano anche le progettazioni, sul tema, per i Comuni Marchigiani (link progetti).

Nel libro del 2008 "Energie Rinnovabili e Domotica" un capitolo è dedicato alle tecnologie da applicare nelle RSA, che fu oggetto di un seminario nell'Università La Sapienza


ed i progetti di ricerca successivi, oggi in fase di integrazione sulle piattaforme di monitoraggio e predizione, di supporto decisionale, DIGITAL TWIN (approfondimenti su SOCIAL HOUSING e SANITA' 5.0)

Un modello che nasce, precovid, durante le fasi di analisi e progettazione per gli Istituti Riuniti Airoldi e Nuzzi


sulla base delle idee espresse dal Presidente e dal Direttore
che hanno dato vita al modello, prevedendo, dal lavoro di raccolta dei puntuali dati del precedente anno, che avrebbe generato circa due milioni di euro per l'avvio delle iniziative di ricerca sperimentale ed innovazione,
l'ottimizzazioni dei processi interni e le infrastrutture telemedicali da destinare anche agli utenti non residenti in struttura. Difatti, di fondamentale valore per il modello, furono le parole del presidente alla sottoposizione di una ricaduta negativa, legata alla riduzione di personale, nel coglierne l'aspetto di estrema positività....formare il personale in eccesso che, supportato dalle tecnologie, per assistere molti più utenti a domicilio.

Questo processo di innovazione, tuttavia, necessita di essere implementato senza impegni economici, non essendo, erroneamente, percepito quale priorità dalle PMI. Un supporto, da parte del Laboratorio della Sostenibilità e dei Partner riservato ad aziende che desiderano contribuire alla Transizione 5.0.

ASSUNTI COMUNI

  • il credito d'imposta è una risorsa immediatamente disponibile in azienda sane e strutturate (prive di crediti tributari rilevanti, con tributi e tasse da versare correntemente, ecc.)

  • un finanziamento utilizzato ampiamente dalle Medie e Grandi Imprese, con autonomi progetti e diretti collegamenti universitari

OSTATIVITA' per le PMI “SANE”

  • assenza di attività di ricerca

  • dimensione dei progetti personali

  • difficoltà di accesso a collaborazioni con Università, anche a causa delle dimensioni dei progetti

  • temporalità nel recupero delle spese sostenute, che prevede il sostegno dei costi interni e quelli verso i centri ricerca, per un parziale recupero nel successivo anno

OPPORTUNITA' COMUNI PER LE PMI

  • possibilità di correlare le imprese ad attività di ricerca universitarie in corso da anni: “ricerca sperimentale”

  • valorizzazione delle attività già svolte, e costi sostenuti, relative alle attività ordinarie degli ultimi 5 anni (Value Stream), 2019 precovid – 2023, utili alla costruzione dei “contesti” e dei “data lake”

  • generazione di iniziali risorse da utilizzare per le attività di ricerca e sviluppo, oltre a sostenere i costi interni per il puntuale collazionamento dei dati (20%)

  • incremento dei recuperi, per lo svolgimento delle proprie attività, con il beneficio ed obbligo di utilizzare le tecnologie sperimentali e/o avviare progetti applicativi sperimentali (da definirsi congiuntamente)

  • attività iniziali di predisposizione dei progetti di recupero sostenuti dallo spin off della Piemonte Orientale, Novareckon, rientrante nei progetti successivi (Agile Innovation Process)

  • azzeramento dei costi della revisione contabile del primo anno, che la legge prevede sia integralmente recuperabile ma da saldare anticipatamente, le successive sono contenute nel flusso finanziario generato

  • L'assoluta certezza del finanziamento, anche dal punto di vista dei controlli da parte dell'agenzia delle entrate/blindatura, in presenza di una perizia scientifica che attisti attività svolte in collaborazione con università

IN SINTESI, SUPPORTARE UN CONCRETO PROCESSO D'INNOVAZIONE, SENZA ALCUN IMPEGNO ECONOMICO, AD AZIENDE SANE CHE NON INNOVANO A CAUSA DELLE LIMITATE RISORSE DISPONIBILI

Le opportunità per le PMI nel 2024 includono la possibilità di integrarsi in progetti di ricerca universitaria già in corso, attraverso la valorizzazione delle attività ordinarie degli ultimi 5 anni e la generazione di risorse per la ricerca e lo sviluppo. La sinergia tra imprese, università e centri di ricerca per favorire la creazione di progetti applicativi sperimentali.

Il particolare periodo attraversato, necessita e giustifica, la raccolta dei dati operativi (Value Stream) degli ultimi quattro anni, per farli confluire nella piattaforma Digital Twin che supporterà le progettazioni applicative delle risorse risparmiate e di futuri investimenti, anche utilizzando i fondi previsti dal PNRR ed altro.

E' fondamentale una forte Empatia per valorizzare le opportunità, quindi superare le individualistiche valutazioni che potrebbero essere frenate da:

  • Mancanza di Volontà ad impegnarsi

  • Assenza di Resilienza

  • Assenza di necessità personali

  • Assenza di Empatia

  • Staff incompetenti

  • Individualismo

  • e l'assenza di volontà per azioni concrete in linea con quanto contenuto sulle Encicliche Papali 

ma occorre osservare le necessità e le ricadute per tutto ciò che li circonda:

  • personale

  • utenti

  • ambiente

  • comunità locale

  • l'intero Creato e non solo la propria persona o una ristretta comunità

Il Papa, nell'ART 75 capitolo secondo della Fratelli Tutti (I “briganti della strada” hanno di solito come segreti alleati quelli che “passano per la strada guardando dall’altra parte”. Si chiude il cerchio tra quelli che usano e ingannano la società per prosciugarla e quelli che pensano di mantenere la purezza nella loro funzione critica, ma nello stesso tempo vivono di quel sistema e delle sue risorse. C’è una triste ipocrisia là dove l’impunità del delitto, dell’uso delle istituzioni per interessi personali o corporativi, e altri mali che non riusciamo a eliminare, si uniscono a un permanente squalificare tutto, al costante seminare sospetti propagando la diffidenza e la perplessità. All’inganno del “tutto va male” corrisponde un “nessuno può aggiustare le cose”, “che posso fare io?”. In tal modo, si alimenta il disincanto e la mancanza di speranza, e ciò non incoraggia uno spirito di solidarietà e di generosità. Far sprofondare un popolo nello scoraggiamento è la chiusura di un perfetto circolo vizioso: così opera la dittatura invisibile dei veri interessi occulti, che si sono impadroniti delle risorse e della capacità di avere opinioni e di pensare.), riprende la “Parabola del Buon Sammaritano”, equiparando ad alleati dei briganti anche chi gira lo sguardo altrove, ove CONOSCERE LE POSSIBILI AZIONI E NON ESEGUIRLE EQUIVALE A GIRARE LA TESTA, CIOE' ESSERE EQUIPARATO agli ALLEATI di chi malmena e deruba il viandante, CHI FA' DANNI ALL'INTERO CREATO ......................  i BRIGANTI.

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Progetti che possono tradurre in concretezza l'interezza delle Encicliche Papali, per una Ecologia Integrale, contrastando il modello delle megalopoli

con la conservazione e sviluppo dei Quartieri e Borghi

in una visione di Città Ideale


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Una progettualità nata grazie all'impegno di numerosi colleghi e centri ricerche del progetto SAIRC (link), condividendo la Vision di una Rivoluzione 5.0 e di una Ecologia Integrale. Progetti che possono essere ostati dai decisori, nonostante l'assenza totale di controindicazione (per soggetti "sani"), e divenire ulteriori BAD PRACTICES, o degli eccellenti modelli, BEST PRACTICES, da divenire oggetto del prossimo evento IL TEMPO DEL CREATO 2022 (link).


EMPATIA e BAD PRACTICES, una stretta correlazione

Fintanto che le BAD PRACTICES prevaricheranno le Best Practices, difficilmente potremmo avere una reale svolta per una sostenibile conduzione del nostro pianeta, la Quinta Rivoluzione, l'Ecologia Integrale.

Questo è appunto il caso del Gruppo Telesforo, nel progetto Borghi 5.0 – Sanità nella Provincia di Foggia, che nell'ignorare importanti opportunità, trasforma un modello sperimentale, completamente finanziabile, in un'ulteriore mancata crescita di un'area geografica classificata agli ultimi posti in UE, sostenendo, indirettamente le organizzazioni criminali che si alimentano e crescono nelle aree economicamente fragili.

Ma volendo esaminare le cause, di questa che definirei una BAD PRACTICES, possiamo dire che esse derivino dalla mancanza di numerosi degli elementi necessari allo sviluppo di progetti sostenibili e nello specifico sono state:

  • staff di consulenti, formati ed assunti, con il solo scopo di gestire l'ordinario (il proprio cestino di mele);

  • settore, quello sanitario, che grazie ai numerosi sostegni, è in grado di produrre enormi marginalità anche in assenza di competitività;

  • una proprietà che, priva di necessità economiche e di competizione, ritiene poco utile a se avviare processi complessi, trascurando i danni che ciò genera all'intero territorio (bassissimo livello di Empatia), che il Papa assimila al viandante che volta lo sguardo altrove, comparandolo al “brigante”;

  • possibili ripercussioni, in presenza di eventuali “scheletri negli armadi”, considerando che ogni finanziamento è soggetto a probabili verifiche da parte di funzionari dell'Agenzia delle Entrate, che in quella provincia spesso sono corrotti e soggetti estorsori;

  • individualismo ed autoreferenzialità, che escludono la collaborazione con soggetti esterni limitando le potenzialità alle competenze dei propri staff interni;

  • autoreferenzialità che esclude la crescita culturale, come diceva Socrate “SE SAI DI NON SAPERE, SAI GIA' MOLTO”, che impediscono di fare ogni cosa che non si conosce perché necessiterebbe una crescita culturale ed ammettere di “NON SAPERE”;

  • Ma in assoluto è la Vision, priva di Empatia, in totale contrapposizione con quella del “buon sammaritano” indicata da San Francesco e dal Papa, che non considera assolutamente il benessere del prossimo, preferendo avviare iniziative d'immagine, pagliativi, ad azioni concrete, anche nelle ipotesi di piena fattibilità, piena copertura finanziaria;

QUALI LE REALI MOTIVAZIONE che portano potenziali Best Practices a divenire BAD PRACTICES?

Se esaminiamo ed analizziamo le informazioni disponibili a tutti, spesso azioni che sono millantate come iniziative sociali, empatiche, o persino santificabili hanno finalità strettamente speculative ed costruite nell'interesse di POCHISSIMI, “Tra il Dire ed il Fare”.....un Abisso.

Nel caso del Gruppo Telesforo, un'iniziativa nasce da una persona: Empatica Don Pasquale Uva, che da vita ad un Istituto Religioso di diritto Pontificio. La congregazione fu fondata dal sacerdote Pasquale Uva: colpito dalla situazione di abbandono dei disabili e degli ammalati psichici, aprì a Bisceglie lna Casa della Divina Provvidenza "ricovero per i deficienti dell'Italia meridionale" e il 10 agosto 1922 diede inizio alla famiglia religiosa delle Ancelle della Divina Provvidenza per la cura dei ricoverati. Il nucleo originale dell'istituto era costituito da otto suore e la prima superiora generale fu Lucia Caprioli. Un'iniziativa da “Buon Samaritano” che si trasforma in un'operazione con finalità diverse:

Spreco di denaro pubblico, assunzioni clientelari, bilanci falsificati (2011 e 2012), stipendi e consulenze d'oro, utilizzo di risorse tutt'altro che finalizzate alla cura dei malati. Tutto questo avrebbe portato, anno dopo anno, al crac della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, ovvero alla bancarotta fraudolenta dell'omonima casa di cura per malati psichici con sedi a Bisceglie (Bat), Foggia e Potenza. Un buco da 500 milioni di euro, oltre 350 dei quali costituiti da debiti nei confronti dello Stato. L'ente è attualmente in amministrazione straordinaria.

La Procura della Repubblica di Trani ha chiuso tre anni di indagini. Dieci le persone destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare (tre in carcere, sette ai domiciliari) firmata dal gip del tribunale Rossella Volpe. Nove gli arresti eseguiti dalla guardia di finanza di Bari, tra cui quelli di due suore della Congregazione ("iniziativa cautelare sorprendente", l'ha definita il loro avvocato Francesco Paolo Sisto): suor Marcella Cesa e suor Assunta Pulzello. In carcere sono finiti Dario Rizzi, 64 anni, ex direttore generale della Divina Provvidenza; Antonio Battiante, 43 anni, ex direttore generale e amministratore di fatto dal 2010, e Rocco Di Terlizzi, anche lui amministratore di fatto ma dal luglio 2009.

Ai domiciliari, insieme con le due religiose, sono andati Angelo Belsito, 68 anni, amministratore di fatto dal luglio 2009; Antonio Damascelli, 67 anni, consulente fiscale; Adriana Vasiljevic, 29 anni, e Augusto Toscani, 69 anni, collaboratori dell'ente ecclesiastico. La decima persona è il senatore Antonio Azzollini (Ncd), già sindaco di Molfetta e presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama. Nei suoi confronti è stata depositata a Roma una richiesta di arresto ai domiciliari che nelle prossime ore finirà sul tavolo della giunta per le immunità, chiamata a dare l'ok o a respingerla.

Oltre alle due religiose (una, rappresentante legale pro tempore della Congregazione, e l'altra economa), sono finiti agli arresti un ex direttore generale, amministratori di fatto, consulenti e dipendenti dello stesso ente. Gli indagati sono in tutto 25, compresi gli arrestati: a 12 di loro la Procura contesta l'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati. Tra questi c'è Azzollini, ritenuto uno dei capi ma non tra i promotori del presunto "gruppo di malaffare", come lo hanno definito gli inquirenti, accusato anche di corruzione per induzione e concorso in bancarotta fraudolenta. Fra gli indagati per quest'ultimo reato compare anche il deputato foggiano Raffaele Di Gioia (Psi-Gruppo Misto), per un episodio di elargizioni in denaro da parte dell'ente alla figlia Silvia (anche lei indagata), dipendente in uscita, mentre si disponevano piani di licenziamento per oltre mille persone.

(fonte “la Repubblica”)

Oggi le strutture sono state “salvate” da privati, i cui soci/finanziatori, in guerra tra loro, non hanno sicuramente le finalità di una di un Istituto Religioso ma, quale Azienda, massimizzare i guadagni dei suoi soci come, d'altronde lo perseguono con le loro autonome società, anche oggetto di indagini nell'ambito di appalti pubblici ed in particolare nell'ambito delle strutture sanitarie, che sono tra le principali fonti della società che gestisce le strutture nate per aiutare i bisognosi.

Purtroppo anche nel caso delle Figlie di Don Camillo, lo spirito, in linea con le encicliche e quello di San Francesco, che nella parabola di Gesù è identificato nel Buon Sammaritano, della Madre Superiora di Brescia, deve scontrarsi con la volontà di soggetti che non ripongono nel benessere comune una priorità. La volontà di compiere azioni utili ai bisognosi ed a coloro che assegnano la priorità a questo scopo è ostata da coloro che hanno generato gli “idoli” dell'Esodo, che alla naturale trasparenza, contrappongono l'elogio di un risultato di “certificazione di bilancio” quale risultato di un grande sforzo per rendere legale, ovviamente solo per gli aspetti terreni, informazioni che non sarebbe utile rendere chiari anche ad altri soggetti, ed a tutti. Purtroppo, la mancanza di ostatività all'avvio di iniziative utili a tutti che, nonostante i solleciti, inevasi, da parte mia e della Madre Superiora di Brescia, non lasciano che spazio ad ipotesi di voler essere il “Viandante che gira altrove lo sguardo” forse per limitare la trasparenza dell'operato dell'intera organizzazione....perchè?

La motivazione generale è da addurre all'assenza di Empatia che, tranne rare eccezioni, ci fa tutti “BRIGANTI” o “VIANDANTI CHE VOLTANO LA TESTA”, anche nei gestori che dovrebbero maggiormente ispirarsi all'Enciclica “Fratelli Tutti” che in molti casi sono gestiti da soggetti che ambiscono solo ai proventi economici derivanti dalle “convenzioni” ed affidando la gestione ad operatori senza scrupoli, tutt'altro che Viandanti che girano lo sguardo” ma dei veri “Briganti”, come evidente in questi esempi:









(solo alcuni esempi)

Purtroppo anche gli organi di controllo e le Associazioni non si impegnano sufficientemente nell'assicurare la tutela dei DEBOLI.

Anche chi non è cattolico condividerà il significato della parabola del BUON SAMMARITANO, di cui a Foggia vediamo un esempio classico dei Briganti che maltrattano e dei Viandanti che girano la testa dall'altra parte.

Nello specifico caso di Foggia, del Don Uva, acquisito da Suore agli arresti domiciliari dal Gruppo Telesforo ed amministrato dal genero di Paolo Telesforo, Luigi Vigilante, le colpe non possono essere scaricate su banali telecamere. Premesso che strutture, di ogni genere, in cui l'amministrazione non sa cosa succede ai loro clienti, sono destinate al fallimento, ma per quel Gruppo non sono ritenuti gli ospiti delle loro strutture i clienti ma, come raccolto personalmente, sono gli Enti che garantiscono importanti profitti. Questo senza considerare la totale assenza di Empatia, espressa durante gli incontri, in cui mi veniva riferito che per quella provincia erano già impegnati ad apparire in “PASSERELLA” in convegni anti racket.

Una struttura come il Don Uva, non può essere gestita con superficialità e, come rilevato dai giornali, da lavoratori con scarsa formazione, per ottimizzare i guadagni. L'incompetenza potrebbe giustificare la banalizzazione verso l'impossibilità di installare invasive telecamere, ma proprio quella struttura aveva ricevuto sufficienti informazioni, e la possibilità di ricavare finanziamenti, con le Università, per supportare e qualificare il personale, assicurando una migliore qualità della vita agli ospiti. Le piattaforme di gestione, Digital Twin, oggetto di ricerca decennale ed in sviluppo presso il MADE (Competence Center fondato dal Politecnico di Milano), hanno proprio l'obiettivo di permettere il monitoraggio, di strutture e persone, senza alcuna invasività, in tutti gli aspetti (banalmente l'anomala accelerazione di pressione sul letto, vista nelle riprese dei carabinieri, sarebbe stato oggetto d'allarme). Ma lo staff, a cui Luigi Vigilante, amministratore delegato del Gruppo Telesforo ha affidato la valutazione, era costituito da tre giovani ancora meno competenti dell'amministratore.


Sono altrettanto colpevoli, come quelli che hanno malmenato, i vertici, che erano pienamente consapevoli di quello che potevano fare e che, con assoluto disinteresse, hanno deciso di continuare a vivere nei loro agi nel loro benessere economico, trascurando completamente persino le persone che glielo permettono e che, formalmente, dovrebbero essere sotto la loro responsabilità.

Occorre che le indagini degli organi competenti siano condotte in profondità per rilevare le reali cause, oltre i colpevoli, ed evitare che situazioni simili, ormai alla cronaca quotidiana, si ripetano. Occorre che l'intera comunità si impegni a sorvegliare. Occorre che gli anziani ed i deboli siano assistiti da Organizzazioni che abbiano fini diversi da Potere e Denaro.

Il PAPA ha dato precise indicazioni nelle sue Encicliche, che sono state tradotte in progettualità concrete in Pontificia Università Gregoriana con i colleghi delle principali Università Italiane, ed occorre farne modelli da diffondere. Tecnologia a supporto del benessere comune, questa è la missione che dal nostro Circolo del Movimento Laudato Sì si prefigge, da impegno Missionario come San Francesco, di trasferire alle centinaia di Circoli Italiani (RICOSTRUIRE LA CHIESA).

Considerando che spesso Organizzazioni che pongono il contenuto delle Encicliche come loro obiettivo, sono distolte da altre finalità, è necessario che convergano tutti coloro che possano esserne volano, anche se solo per alcuni parziali aspetti.







Ai colleghi dei Circoli.... Impegnamoci a cogliere tutte le opportunità che possano produrre i risultati attesi dal Papa, ed in particolare, non VOLTIAMO LA TESTA.

Occorre che strutture SANE, che hanno nella Vision l'organica integrazione tra Innovazione, Ricerca ed Empatia, generino delle Best Practices e divengano il volano della divulgazione.